I Corti e i Video del Festival del Tempo 2024

 

 

I CORTI E I VIDEO DEL FESTIVAL DEL TEMPO 2024

 

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Il racconto di Ester
Di Simone Barletta

David Messina (Andrea Roncato) è uno scrittore, burbero e solitario, che è scampato all’orrore della Shoah. Ora anziano, sta affrontando l’ennesima sfida della sua vita. Malato di Alzheimer alle prime fasi, David teme che la sua memoria e la sua storia siano destinate a scomparire. Con l’aiuto di una misteriosa ragazzina, Ester (Samira Barletta), e di sua figlia Sara (Danila Stalteri) David intraprende un viaggio emotivo che lo porta a scavare nel profondo delle sue paure e dei suoi sentimenti

Il cortometraggio, prodotto da Santa Ponsa Film con il sostegno del nuovo imaie, girato nel Comune di Fiumicino, tra il Lido del Faro e il Parco Villa Guglielmi.

 

 

 

Il racconto di Ester
Durata 10’58’’
Soggetto e Sceneggiatura Emiliano e Simone Barletta
Regia Simone Barletta
Cast: Andrea Roncato, Samira Barletta, Danila Stalteri, Mikol Barletta

SIMONE BARLETTA
Simone Barletta nato a Roma il 29/01/1977. Regista, Operatore di ripresa cinematografica e televisiva operatore steadycam, montatore iscritto ad AMC (Associazione Montatori Cinematografici).

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Cani randagi
Di Filippo Biagianti

Il progetto del video clip è stato realizzato sulle musiche di Marco Cesarini, utilizzando le opere di Margherita Baldelli, sulla base di un soggetto scritto e concepito da Marco Cesarini e Filippo Biagianti. La regia, ed il montaggio sono di Filippo Biagianti.

Nelle periferie post-industriali si vedono tetti di capannoni dismessi dopo la crisi del 2008. Si stagliano in cielo e si fondono con quello che resta di una campagna pregna di ricordi e di storie che nessuno conoscerà mai. Visti dall’alto sembrano delle dune di sabbia di un pianeta alieno, parcheggi immensi e rimorchi di camion qua e là come scheletri di un passato lontano. Ci aggiriamo nelle zone periferiche come cani randagi, fiutiamo l’etere intorno a noi sperando di tornare a sentire odor di casa. Le architetture ci aggrediscono con la loro violenza, gli spigoli ci intimano di retrocedere. Questi agglomerati simmetrici, che ospitano presenze umane solo durante il giorno, circondano una città diversa nell’architettura ma identica nel flusso di vita. Un centro storico senza una precisa identità trasformato durante gli anni in nascondiglio sicuro per la classe post operaia. La crisi perpetua di un paese, di una città di provincia, l’odore della periferia agisce sui nostri sistemi neurali, tutti sappiamo ma facciamo finta di niente. “L’ES deve sopravvivere”, ripeto tra me e me. Mi hanno sempre affascinato le zone industriali di notte, sono estremamente aggressive di giorno, ma quando tutto è fermo, silenzioso, quando l’ego dell’industria è sopito, hanno un fascino malinconico. La classe operaia muta e si riposa.

Cani randagi
Durata 5’
Scritto da Marco Cesarini e Filippo Biagianti
Regia di Filippo Biagianti
Musiche di Marco Cesarini
Opere di Margherita Baldelli

FILIPPO BIAGIANTI
Nato a Montepulciano (SI) il 27 aprile 1971. Dopo aver terminato gli studi liceali si trasferisce ad Urbino, dove nel 1999 si laurea in Geologia. Dopo aver lavorato come geologo nel campo dell’estrazione petrolifera in Angola e Austria, nel 2001 inizia a collaborare come designer multimediale con lo Studio Imagina Urbino, facendo le prime esperienze con la macchina fotografica e il montaggio video. Con Studio Imagina ha prodotto numerosi video musicali, cortometraggi e reportage. Nel 2003 viene assunto dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Dal 2007 lavora presso l’Ufficio Stampa della stessa istituzione come filmmaker e fotografo, curando la documentazione video della realtà politico-istituzionale e culturale. Dal 2010 è iscritto all’albo dei Fotoreporter e Cameraman dei Giornalisti e Pubblicisti delle Marche. Nel 2016 dirige due videoclip per il progetto musicale “Spartiti” (Max Collini e Jukka Reverberi) e cura anche la regia video durante i live. Dal 2010 al 2022 insegna montaggio video presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. I suoi lavori hanno partecipato a numerosi festival cinematografici nazionali ed internazionali, ottenendo diversi premi.

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Un giorno di Luce
Di Matteo Vanni e Consuelo Cipriani

Luce è una ragazza che vive con il padre e che cerca di affrontare con normalità la vita di tutti i giorni nonostante la sua esistenza sia stata sconvolta dalla prematura perdita della madre. Durante il suo servizio come assistente volontaria di cure palliative per malati terminali, Luce incontra Agata un’anziana signora dal carattere non molto facile. Luce vedrà qualcosa in Agata che pochi altri sono riusciti a vedere e, come a ripercorrere gli ultimi momenti con la madre, darà ad Agata quello di cui ha più bisogno: “un giorno di luce” nell’oscurità della malattia.

 

 

 

Un giorno di Luce
Durata: 23′
Diretto da: Matteo Vanni
Soggetto: Consuelo Cipriani e Matteo Vanni
Sceneggiatura: Consuelo Cipriani
Cast: Francesca Cellini, Miriam Bardini, Daniele Favilli, Gianmaria Vassallo, Maurizio Pistolesi, Cristina Brandi
Promosso da: Associazione One4All, Consiglio Regionale Toscana
Prodotto da: Gonzo Design
Distribuito da: Kahuna Film

MATTEO VANNI
Matteo Vanni, nato a Siena nell’’85, è co-founder del team di produzione video Gonzo Design e socio della Kahuna Film, firma la regia di “(In)Sicurezza”, videoclip per la Campagna di comunicazione per la sicurezza stradale ANAS #GuidaeBasta, e spot pubblicitari di grandi brand come FCA, UCI Cinemas, InViola Card e Mercedes-Benz Roma. Ha lavorato come DOP a molti progetti indipendenti tra cui: “Farinata: La Tredicesima Notte” e “C’era una volta a Ribolla” di Giovanni Guidelli; l’episodio pilota “Ultima Vittima” del progetto di serie “Proiettili di Cristallo” scritto e diretto da Daniele Favilli e il fanfilm benefico promosso da Gens Florentiae “Assault on Florence: A Ghostbuster Story” diretto da Matteo Piccinini. Nel 2020 realizza in collaborazione con Kahuna Film il documentario “Siena Genio Creativo dell’Uomo”, per la regia di Francesco Bruschettini, andato in programmazione su Sky Arte. Nel 2022 dirige il cortometraggio “Un giorno di Luce”.

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Ninfa
Di Antonio Cofano e Fausto Romano

Dopo inutili video di protesta su TikTok, una ragazza ribelle e solitaria stringe un patto con una Ninfa dotata di poteri magici e malevoli, per salvare la foresta della sua città.

Antonio Cofano e Fausto Romano sono i due sceneggiatori e registi di “Ninfa”. La loro collaborazione inizia nel 2019, quando entrambi vengono selezionati tra i migliori registi under 35, all’interno del programma CIAK, per un workshop sullo sviluppo cinematografico tra Italia e Grecia, presieduto dal regista Alexandros Avranas. Da questa esperienza nasce la loro collaborazione che li ha visti coinvolti in diverse opere, per quanto riguarda la fase di sviluppo.

Ninfa
Durata: 20’
Scritto e Diretto da Fausto Romano ed Antonio Cofano
Prodotto da Antonio Cofano
Organizzatore Generale Michele Ruggieri
Direttore della Fotografia Nicola Pertino
Cast: Sofia Giannini, Sofia Palmieri, Ermelinda Emma Bircaj, Piergiorgio Martena
Prodotto da Yellow con il Sostegno di Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione
Distribuito da: Aries film

ANTONIO COFANO
Antonio Cofano è un regista e produttore creativo, nonché socio fondatore della casa di produzione Yellow, con sede a Milano. Ha conseguito il Master in Sviluppo Seriale della Scuola Civica Luchino Visconti di Milano, promosso da Netflix. E’ un regista di spot pubblicitari e cortometraggi, e collabora come story-editor con realtà italiane ed europee, sia nell’ambito di lungometraggi di fiction, che di documentari, sia per serie televisive. Con i suoi cortometraggi è stato selezionato in Festival di livello internazionale come il Dusseldorf FilmFest e il Festival del Cinema Europeo.

FAUSTO ROMANO
Fausto Romano è un regista, attore e scrittore di origini salentine. Come autore e interprete di cortometraggi ha già all’attivo la vittoria come Miglior Cortometraggio al Festival del Cinema Europeo con San Vitu Rock, e una selezione alla Mostra del Cinema di Venezia e ai Globi d’Oro con La Giraffa senza gamba e il Premio Fellini con Cratta.  Si è formato professionalmente presso l’Accademia N.le d’Arte Drammatica Silvio D’amico a Roma e ha pubblicato tre romanzi, una raccolta di racconti e una di haiku. Oggi vive tra l’Italia, Spagna e Portogallo.

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Pulse
Di Marta Ciolkowska

Il dilagante aumento del consumismo negli ultimi anni, la necessità di racchiudere le merci in imballaggi usa e getta, la velocità e la spensieratezza della vita degli individui, la mancanza di risposte adeguate alle questioni ambientali e la mancanza di azione di fronte alle preoccupazioni globali contribuiscono alla generazione di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ogni giorno, che, più o meno smaltiti, non vanno da nessuna parte se non nell’ambiente in cui viviamo! La fretta, la superficialità e spesso l’indifferenza totale caratterizzano l’azione umana nei confronti dell’inquinamento, nonostante sia una delle principali cause della catastrofe climatica a cui stiamo andando incontro. Il video PULSE, durante il quale vediamo confezioni vuote di vari prodotti alimentari cadere in un carrello della spesa, vuole portarci a riflettere sulle nostre scelte quotidiane. Prendere coscienza delle nostre piccole e grandi responsabilità nei confronti dell’ambiente in cui viviamo è una necessità urgente. E vale anche la pena ricordare e ribadire che, una volta prodotto, l’imballaggio, anche riciclato, non scomparirà mai dal nostro pianeta. Il finale del film, durante il quale sentiamo l’ultimo battito cardiaco e poi vediamo un personaggio che si getta in un mucchio di spazzatura, è una metafora inquietante e triste della morte della Terra e della civiltà a causa delle nostre scelte.

PULSE
Marta Ciolkowska
2023
12:05
1080×1920

MARTA CIOLKOWSKA
Marta Ciolkowska (nata nel 1993) artista visiva polacca, vive tra Catania e Łódź. Si occupa di video, installazione, scultura e grafica, esplorando i temi dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e dell’influenza che la tecnologia dilagante ha sull’uomo moderno e su tutto ciò che lo circonda. Marta si è laureata in Interior Design presso l’Accademia di Belle Arti Strzeminski di Łódź, Polonia (2017), ha studiato anche all’Accademia di Belle Arti di Catania, Italia. Negli ultimi anni ha partecipato a diverse mostre e festival nazionali e internazionali. Le sue opere sono state esposte al: Museo d’Arte Contemporanea MACRO, Roma, Italia, Istituto d’Arte e Cultura, Barcellona, ​​Spagna tra gli altri. È stata residente presso PLAN8T Artist / Architect In Residence (P8AIR), Changsha, Hunan, Cina, Cittadellarte Fondazione Pistoletto, UNIDEE Residency Programs, Biella, Italia, KARP Residency, Kamina – Lome, Togo, Tiliade Asso, Oasis-les -âges, Francia e Guido Gobino, Torino, Italia. È apparsa in numerosi cataloghi e inclusa in pubblicazioni di mostre collettive e personali, riviste e siti web.

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Era ora!
di Valerio Manisi

Giacomo ha deciso: dirà tutto. Tutto ciò che sa e pensa su parenti, amici e conoscenti, politici, uomini di chiesa e malavitosi. Svelando segreti, peccati e crude realtà. Finalmente.

Era Ora!
Durata 14’54’’
Prodotto da Valerio Manisi e CTJS
Regia Valerio Manisi
Soggetto e sceneggiatura Valerio Manisi
Cast Giacomo Rizzo, Francesco Manisi

VALERIO MANISI
Scrittore, attore, regista, illustratore e musicista. Appassionato e affascinato fin da bambino dal teatro, dalla poesia e dalla musica, ha ora in attivo la stesura di diverse opere teatrali, poetiche e musicali. Ha studiato “Arti Grafiche della Pubblicità e dell’Incisione” nel suo paese d’origine, città dell’arte ceramica. Poi cinema, sceneggiatura e tecniche d’animazione a Milano, presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, e teatro a Roma presso l’Accademia di Arti Drammatiche T.S.T. I suoi testi sono oggi messi in scena da diverse compagnie teatrali. Nel 2007 inizia l’avventura con La Compagnia del Teatro Jonico Salentino, che fonda lo stesso anno. Nella musica è impegnato con il Canzoniere Jonico, con la quale realizza il primo album identitario dello stesso, dal titolo “Sciamu”, candidato nel 2016 alle prestigiose Targhe Tenco. Il suo Canzoniere rappresenta il primo gruppo della provincia di Taranto ad aver calcato il palco del celebre festival internazionale “La Notte della Taranta”. Suoi diversi lavori hanno ottenuto premi e menzioni speciali. La sua commedia, “Per Amore del Padre”, vince nel 2015 il Terzo Premio Nazionale per Autori Teatrali, ottenendo inoltre svariate altre candidature in Italia, una tra le quali “miglior scenografia” a Portici (Na). Nel 2018 esordisce al cinema, con successo di critica e con decine di candidature a premi cinematografici nel mondo, con il corto “Sciamu”, opera che racconta la tragedia industriale della sua città, Taranto. Nel 2019 esce “Vivi la vita”, cortometraggio scritto e diretto da lui, che vede protagonista, per la prima volta in un ruolo drammatico da protagonista, il celebre Alvaro Vitali. Ha diretto due videoclip per Nino D’Angelo (“Suonno” e “Si turnasse a nascere”) ed è giornalista dello spettacolo per la rivista “Sipario”.

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Rasti
Di Davide Morando e Paolo Bonfandini

Anna sta crescendo, ha appena compiuto sette anni. Stefano (Lino Guanciale) e Margherita (Eleonora Giovanardi) hanno in serbo per lei una sorpresa e si affannano per metterla in pratica facendo squadra, mentre una serie di imprevisti mette loro i bastoni tra le ruote. Il tentativo goffo e ostinato di appigliarsi a un rito familiare trascina il padre e una giovane receptionist d’albergo (Paola Buratto) in un’insolita avventura notturna, diventando in realtà la ricerca di un modo segreto e “magico” per comunicare senza usare le parole.

 

 


Rasti
Durata: 17’
Scritto da Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo, Davide Morando
Diretto da Paolo Bonfadini & Davide Morando
Prodotto da Davide Traina con IED – Istituto Europeo di Design
Cast: Lino Guanciale, Eleonora Giovanardi, Paola Buratto, Gaia Minoli, Adriano Giannini
Distribuito da: ShortsFit

DAVIDE MORANDO
Davide Morando è un regista, montatore e sceneggiatore. Dopo aver studiato Filmmaking presso la London Film Academy, ha lavorato come produttore creativo per diverse reti televisive, tra cui Paramount Network, MTV e Sky. Grazie a ciò, nel 2017, è stato nominato ai PromaxBDA Global Excellence Awards di Los Angeles. La sua commedia “Gli Atomici Fotonici”, che vede come protagonista Giovanni Storti e prodotta da MINI Italia, è selezionata in oltre 50 festival internazionali. Nel 2022, il suo cortometraggio “La Vera Storia della partita di nascondino più grande del mondo”, scritto e diretto insieme a Paolo Bonfadini e Irene Cotroneo, è stato nominato al Globo D’oro.

PAOLO BONFANDINI
Paolo Bonfadini è un regista, autore e musicista italiano, laureato in Storia all’università degli studi di Milano e diplomato in Regia Cinematografica e Televisiva alla Civica Scuola di Cinema L. Visconti. Dal 2021 fa parte del team di Sky TG24. Come il regista per il canale all news segue il racconto quotidiano di tutti gli avvenimenti di cronaca interna ed estera. Con il Collettivo Asterisco* ha diretto “Gea” (2020) e “La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo” (2021), candidato al Globo d’Oro per il Miglior Cortometraggio (2022). “Ultraveloci”, scritto e diretto con Davide Morando, è il suo ultimo cortometraggio.

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Blanco
Di Alessandra Mosca Amapola

Blanco è basato su un evento straordinario realmente accaduto nella vita della protagonista, Alessandra, che riceve la visita inaspettata di una creatura speciale che un giorno si affaccia alla sua finestra e alla quale dà un’interpretazione mistico/poetica del ritorno di un caro perduto anni prima, Daniel. Sogno e realtà si fondono in una fiaba che viene raccontata dalla voce narrante della nipotina di 8 anni, Penelope. Un viaggio onirico tra mare e cielo e i tetti di una cittadina alle porte di Roma. Il lavoro nasce dall’amore e dal lavoro condiviso di una troupe formata al termine di un’approfondita esperienza sul linguaggio cinematografico promossa dalla Regione Lazio. Premi: Vincitore di Flaminio Film Festival, “The best idea”; Web series Awards

Blanco
Durata: 14’ 51’’
Scritto e Diretto da Alessandra Mosca Amapola
Cast: Alessandra Mosca Amapola, Andrea Vasone, Penelope Mosca, Greta Belli
Prodotto da: EGG tiramisù e…

ALESSANDRA MOSCA AMAPOLA
Sono nata  da un viaggio. Ho sempre viaggiato sin da bambina grazie a mia madre che mi ha fatto vivere il viaggio come un aspetto naturale della vita. Viaggiando mi sono appassionata a tutti i posti che ho visitato trovando in ogni paese una fonte inesauribile di bellezza e stimoli che hanno fortemente condizionato la mia produzione e i miei gusti. Numerosi i paesi che mi sono rimasti nel cuore e che hanno segnato la mia creazione artistica  ma più di tutti l’Argentina, la Turchia,  l’Uruguay. L’amore per questi paesi ed i lunghi periodi che vi ho trascorso mi hanno aiutata ad intrecciare amicizie indelebili che hanno cominciato a mutare in una sorta di radici affettive scelte da me per identificazione amorosa e affinità elettive. In questi luoghi scelti dall’anima ho avuto ispirazioni di lavori che mi hanno accompagnata per il resto della mia vita. Ho vissuto e lavorato a Parigi, Dublino, l’Avana, Buenos Aires e Montevideo ed è proprio qui che ho conosciuto la poesia del poeta Uruguaiano Mario Benedetti che ha fatto nascere in me la voglia di girare un documentario su di lui: Mario Benedetti y otras sorpresas. In Turchia ho realizzato un video che ne racconta l’arte, l’architettura, la musica e i paesaggi: Sons of Anatolia. Ho trascorso la mia vita a studiare le lingue e recitazione avendo la fortuna di collaborare  con maestri del teatro contemporaneo che hanno contribuito in maniera fondamentale a determinare preferenze e scelte artistiche-Giancarlo Sepe, Dominique de Fazio, Tapa Sudana. Personali vicende familiari mi hanno portata ad indagare gli oscuri corridoi della mente umana, ad analizzare fenomeni come la depressione e i disagi psichici. Da qui è nata la regia di #Limbo, uno spettacolo/performance sul disagio psichico delle donne negli ex manicomi in collaborazione con la visionaria scultrice americana Kirsten Stingle presentato al Macro in occasione della giornata d’apertura di Chromatica Festival delle Arti. M’ispiro alle donne, alle madri,  che con il loro sforzo quotidiano hanno cambiato e continuano a cambiare il mondo. Innamorata di Pina Bausch, ho sempre camminato su difficili e scomodi terreni di un Teatro di vera sperimentazione. I ruoli che mi hanno più segnata sono Medea senza dubbio per “Medea: tracce”, regia di Lucia Calamaro, Madame De Merteuil in  “Le Relazioni pericolose”,  regia di Massimiliano Marano. Gli spettacoli corali con Chiara Guidi di Societas Raffaello Sanzio. Ho una passione innata per la poesia e letteratura che mi ha portato ad occuparmi spesso di presentazioni di libri. Adoro conoscere una storia attraverso  i racconti degli altri. Spesso quando viaggio m’informo pochissimo sui luoghi che visito proprio per avere il piacere di farmeli raccontare dalle persone del luogo. I libri sono i viaggi che fai da fermo ed infatti l’incipit del video sulla Turchia inizia con la voce di  mio figlio Zion che legge questa frase di Josef Koudelka che parla dei viaggi e che io amo trasferire anche ai libri. Quando vivi in un Luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco. Molte collaborazioni fotografiche hanno arricchito il mio lavoro attoriale ed emotivo, cito le più significative: Gianni Girolami, Paolo Soriani, Emanuele Giacomini, Stefano Tommasi. Oggi abito la poesia con una forte gratitudine alla vita.

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Au revoir, Melograno
Di Giacomo Pedrotti

Quanto coraggio ci vuole a lasciare andare qualcuno che ami? Beatrice questo lo sa bene. Pochi mesi fa, ha perso il suo fidanzato in un incidente stradale e non riesce ad andare avanti. Si convince così che Stefano sia ancora con lei nella forma di un melograno, quello su cui ha sparso le ceneri del ragazzo. Se lo porta sempre dietro. Si confida, lo accarezza, lo invita a ballare. Tra gli sguardi preoccupati e divertiti di amici e sconosciuti, solo il cadere delle foglie e l’incontro con la fiorista aiuteranno Beatrice ad affrontare questo dolore, mettendola faccia a faccia con la sua perdita e con l’ineluttabilità della Natura.

 

 


Au revoir, Melograno
Durata: 19’54’’
Scritto e Diretto da Giacomo Pedrotti
Prodotto da Aries Film in coproduzione con L’eubage
Cast: Enrica Cortese, Alice Manzati, Marjo Berasategui, Sylvain Deguillame, Martina Melchiori, Marvyr Massimilla, Davide Papalia, Giorgia Gorret, Aline Bozon Barista: Gabriella Giovinazzo
Distribuito da: Pathos distribution

GIACOMO PEDROTTI
Giacomo Pedrotti nasce a Venezia il 27 Marzo 1995. Nel 2015 inizia il triennio all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nel corso attori. Si diploma nel 2018 cambiando però rotta e interessandosi di più alla regia e alla scrittura. Nel 2020, infatti, firma la sua prima regia con il cortometraggio Zeitnot – Allegro, ma non troppo, scritto a quattro mani con Alice Manzati. Si dedica successivamente al genere Horror grazie a Grandomother’s Fottsteps e Hide and Seek, entrambi cortometraggi che si ispirano a giochi di bambini con venature più inquietanti. Nel 2021 fa da assistente alla regia di Fabrizio Arcuri per il Teatro stabile del Veneto con lo spettacolo Trittico Dantesco e sempre nello stesso anno fonda con Enrica Cortese e Alice Manzati la casa di produzione cinematografica Aries Film. Grazie a questo presenta la sceneggiatura di Au Revoir, Melograno alla Film Commission Valle D’Aosta vincendo nel 2022 il bando regionale Film Fund, che lo porterà a girare quest’ultimo progetto a Maggio dello stesso anno completando la post produzione nell’Ottobre del 2022.

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Elettromanipolazione
NO PERDITEMPO: Sara Savini e Carmine Marcello

Sara e Carmine, con l’alias NO PERDITEMPO, hanno creato il videoclip “Elettromanipolazione”: con la tecnica del collage video hanno assemblato il loro brano musicale, in cui la parte audio dialoga con i vari frame video. Il corto parla dell’attraversamento di un tunnel, come metafora del passaggio temporale da una condizione sventurata ad un’altra migliore per l’individuo nella sua evoluzione personale. Parole di uso comune quali “entra ed esci” “abbaglio” “immersione” “spiraglio” e “mistero” (che sono nel testo parlato da Sara), e altre come “incomincia a camminare” esprimono il tempo che si dirige altrove. Lo si può notare nel frame video dell’immersione, allorquando si vede il tuffo dentro l’acqua: ognuno di noi è costretto a diventare altro. Nel video è presente infatti la lente sugli occhi di Sara, che vede tutto, anche se trasformato.

 

Elettromanipolazione
Video
5’46’’

SARA SAVINI
Sara Savini illustratrice, disegnatrice, video artist, performer, video maker stop motion. Nelle sue installazioni crea micromondi analizzando l’essere umano nella sua routine più grottesca, quasi onirica.

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È possibile visionare i corti a Monterotondo presso Libreria Cartacanta, Grafica Campioli, atrio del Cinemancini e Tsopela.

Orari Proiezioni
CARTACANTA
: lunedì 16-19.30, martedì/sabato 9.30-13/16-19.30, chiuso domenica
GRAFICA CAMPIOLI: tutti i giorni 16.30 – 19.00
CINEMANCINI: dal mercoledì al lunedì 15.00 – 00.00, chiuso il martedì
TSOPELA: dal lunedì al sabato 18.00 – 1.30